sabato 29 settembre 2007









In piazza stamattina abbiamo raccolto alcuni commenti sulla serata di ieri sera. Giudizi molto positivi per tutti i musicisti di ieri sera nonostante la mancata partecipazione della gente di Sant'Onofrio.

Come staff di Melissandra.it volevamo ringraziare personalmente tutti i ragazzi che hanno allietato la prima serata della festa. In ordine sono:

Voce VASCO & Basso: Antonio LAMPASI
Voce Ligabue: Eddy PURRONE
Chitarra elettrica/acustica: Domenico MANTEGNA
Chitarra elettrica: Nazzareno MANDUCA
Tastiere: Giuseppe BORAGINA
Batteria: Piero GUGLIOTTA
Collaboratore di palco: Davide D'AMICO

foto inviate da: Rosalba
Bella mattinata qui a Sant'Onofrio. Svegliati dai fuochi d'artificio alle 8 in punto e in attesa del concerto di questa sera, in cui sarà impegnato Gregorio Ferito con la cover di Eros Ramazzotti, ci godiamo questo sole allietati dalla banda e dalle zampogne.

venerdì 28 settembre 2007

Il primo pensiero che ci è venuto in mente, uscendo in piazza questa sera è stato: "Ma che fine ha fatto la gente?" Dov'è finita tutta quella bella gente che popolava numerosa le strade e soprattutto la piazza durante questo periodo di festa? Penso che la frase giusta sia stata quella pronunciata dal cantante "Antonio Vasco"....senza parole!!!

Qualcuno potrebbe dire che la gente vuole il cantante grosso. Ma li avete sentiti cantare e suonare questi ragazzi? Assolutamente fantastici, e non è sola una nostra opinione. Hanno vinto numerosi premi e girano in tanti posti, sono veramente bravi e tra di loro c'è anche il nostro compaesano Mantegna che ha dimostrato ancora una volta di essere un grande chitarrista.

Poca, anzi pochissima la gente che c'era in piazza. E quella che c'era....beh, ormai ci siamo abituati a non sentire applausi o a vedere gente che sta a 100 metri di distanza dal palco, come se fosse un crimine avvicinarsi, cantare o applaudire gli interpreti che cercano ovviamente di dare sempre il massimo.

Sarebbe bello sentire i commenti su questo argomento, discutere di quello che sta succedendo alla gente del nostro paese, ai nostri giovani. Questo sarebbe davvero un bell'argomento di discussione. Ma siamo sicuri che questa volta i commenti saranno ben pochi, e non cosi numerosi come quelli del periodo delle elezioni, o per parlare delle cose che non vanno sul sito e delle foto che non pubblichiamo.

Alla fine, un paese è fatto dalla gente. Non possiamo aspettare che siano sempre gli altri a fare le cose, perchè anche gli altri pensano la stessa cosa e di questo passo non si fa niente. Il nostro invito è rivolto soprattutto ai giovani che leggono queste modeste parole. Voi siete il futuro del paese. Voi siete il futuro paese. Non nascondetevi e non lasciate che il paese si spenga. Partecipate alle varie manifestazioni, belle o brutte che siano.

Buona festa della Santa Croce a tutti e complimenti davvero ai ragazzi. Bravo Domenico

giovedì 27 settembre 2007

Alcuni pensieri di un grande Santo, quale è stato Giuseppe Moscati, che ho trovato in giro su internet, in occasione della miniserie tv andata in onda ieri sera e mercoledi. Ci sarebbe tanto da riflettere.

Quale rapporto tra Giuseppe Moscati e i giovani ?
Nella vita del Prof. Moscati ci sono molti episodi che manifestano le relazioni tra lui e i giovani. Ne cito brevemente tre, senza commento, perché sono di per se stessi significativi.
- Quando il Prof. Francesco Pentimalli invitò Moscati a far parte della commissione che doveva organizzare l'assistenza ospedaliera, ricevette una lettera, che conserviamo, in cui si manifesta il disappunto per come vengono trattati gli alunni di medicina. Dice pressappoco: Ho creduto che fosse debito di coscienza istruire i giovani, aborrendo dall'andazzo (dice proprio così) di nascondere i risultati della propria esperienza. Eppure questi giovani in tutta Italia dovranno sollevare le sofferenze e rendere gloria all'Università di Napoli.
- Il Dott. Giuseppe Biondi era stato alunno di Moscati, ma questi non poté presenziare alla festa della laurea. Gli scrisse allora una lettera memorabile, in cui gli dice, tra l'altro, che diventando medico si era assunto la responsabilità di una "sublime missione". Deve, quindi, avere Dio nel cuore, ricordare gli insegnamenti dei genitori, avere pietà per i derelitti, essere sordo alle lodi, sempre disposto a fare il bene.
- Per i giovani alunni aveva un grande rispetto. In ospedale, visitando con loro gli ammalati o discutendo di qualche malattia, quando si accorgeva che qualcuno prendeva una cantonata, egli non lo riprendeva, ma con delicatezza esprimeva il suo parere, senza umiliare l'interessato.
In conclusione, il Prof. Moscati era l'amico dei giovani: li consigliava, li difendeva quando erano accusati ingiustamente e più volte faceva da compare di nozze, quando si sposavano. Un medico, il Dott. Alfonso Preziosi, ricordandolo, lo chiamava "il mio maestro e padre".

Diceva Moscati: "Ama la verità". Seguire la verità porta anche a sofferenze ed incomprensioni. Come Giuseppe Moscati, da uomo e da medico, si è "confrontato" con questa realtà ? 

"Essere "medico dei poveri", vuol dire avere un animo sensibile, essere disinteressato, non attaccato al danaro. Ma soprattutto amare veramente Dio.
Moscati aveva tutto questo. Durante la sua vita e soprattutto dopo la morte, innumerevoli furono le testimonianze ed i riconoscimenti del suo amore per i poveri. Si ricordi cosa scrisse, dopo la morte, una mano ignota nel registro posto alla porta di casa: "Il mondo ha perduto un santo, Napoli un esemplare di tutte le virtù, i malati poveri hanno perduto tutto".
Al mondo di oggi, dominato dall'egoismo, dalla ricerca del piacere, ottenuto a qualunque costo e, conseguentemente, dalla ricerca sfrenata del facile guadagno, Moscati potrebbe ripetere, prima di tutto, quanto diceva a una sua conoscente : "amiamo il Signore senza misura, vale a dire, senza misura nel dolore e senza misura nell'amore". Infatti, senza l'amore di Dio, non vi può essere l'amore del prossimo. Inoltre, ricorderebbe che "la vita è un attimo; onori, trionfi, ricchezza e scienza cadono, innanzi alla realizzazione del grido della Genesi, del grido scagliato da Dio contro l'uomo colpevole: Tu morrai! Ma la vita non finisce con la morte, continua in un mondo migliore".
Ai medici ricorderebbe prima di tutto che essi, seguendo la medicina, si sono assunta la responsabilità di una "sublime missione" e che "gli ammalati sono le figure di Cristo". Inoltre, direbbe ciò che scrisse al collega Giuseppe Borgia: "ricordiamoci di avere di fronte a noi, oltre che un corpo, un'anima, creatura di Dio". E, infine, ripeterebbe le memorabili parole, scritte al Dott. Antonio Guerricchio: " Non la scienza, ma la carità ha trasformato il mondo in alcuni periodi".

fonte: www.paoline.it

martedì 25 settembre 2007

(AGI) - Cagliari, 25 set. - Un pensionato, costretto a rubare per fame, e' stato perdonato dal bottegaio che ha anche mobilitato il quartiere per organizzare una colletta a favore dell'uomo. Protagonista della vicenda, avvenuta a Cagliari, un anziano di 75 anni sorpreso all'interno del negozio di alimentari nel quartiere di is Mirrionis mentre tentava di portare via un pacco di pasta e un pezzo di parmigiano. La singolare vicenda e' stata pubblicata oggi dal quotidiano "L'Unione sarda". L'uomo, sorpreso dalla moglie del commerciante derubato, dopo che il "bottino" nascosto tra maglietta e pantaloni gli era caduto a terra, e' scoppiato in lacrime assicurando che era la prima volta nella sua vita che compiva un gesto del genere. Ha detto di essere disperato e ha spiegato che, rimasto vedovo, da tempo non ha nessuno che lo assiste e non riesce ad arrivare alla fine del mese con la sua misera pensione di artigiano. I commercianti, impietositi, hanno subito mobilitato alcune famiglie del quartiere e hanno organizzato una gara di salidarieta'. Il titolare del market, che dice di non aver pensato neanche per un momento di sporgere denuncia, ha detto al quotidiano di Cagliari che molte famiglie del quartiere spesso non riescono ad arrivare a fine mese e talvolta non hanno il danaro per poter comprare qualcosa da mangiare. Questo non sembrava essere il caso del pensionato che fino ad allora - hanno assicurato i commercianti - era sempre puntuale e preciso nei pagamenti. (AGI) .

giovedì 20 settembre 2007

La presentazione della nuova Santa Croce avverrà a giorni. Nel frattempo vi facciamo gustare in anteprima alcune foto che faranno sicuramente tanto piacere alle persone che ancora non hanno avuto modo di vedere i lavori.



martedì 18 settembre 2007

Bruno Tamburro, alla sua prima stagione con l’Amantea Calcio, nella partita di campionato di domenica scorsa ha segnato una doppietta che ha permesso alla sua squadra di battere il Colosimi. Ecco la sua pagella di domenica:

Tamburro 7.5: si inserisce benissimo in occasione del primo gol, poi si porta senza timore sul dischetto e realizza il gol del raddoppio. (20’st Barberio 6: il suo ingresso apporta una certa tranquillità.)”

Sul sito ufficiale dell’Amantea Calcio vengono riportate alcune informazioni sul nostro attaccante santonofrese. Le riportiamo in forma completa:

Sarà Bruno Tamburro (23) a completare il reparto offensivo per la stagione 2007/8. L’attaccante, cresciuto calcisticamente nella Reggina e che ha all’attivo esperienze con le maglie del Castrovillari, Cosenza FC e Capo Vaticano, nel corso dell’ultima stagione ha militato nella Serrese.

Complimenti al nostro giovane calciatore
 

Progetto: concessione dell'Arch. Onofrio Ventrice

Oggi hanno sistemato la nuova Santa Croce in Piazza Umberto I. Un bellissimo lavoro ideato e progettato dall'Arch. Onofrio Ventrice di Sant'Onofrio. Marmo di Carrara bellissimo del peso di 10 tonnellate. I lavori sono iniziati questa mattina e si sono conclusi questo pomeriggio.

Volevamo pubblicare le foto dei lavori, ma per una questione di "sorpresa" abbiamo deciso di aspettare l'inaugurazione della nuova Santa Croce di Piazza Umberto I.

Quindi cari amici, non vi resta che aspettare quel giorno per ammirare questo meraviglioso lavoro e per vedere le foto visitate il nostro sito.

A prestissimo

domenica 16 settembre 2007

Ecco come si presentava l'ingresso delle Scuole Elementari questa mattina alla suonata della campanella.






Sono passati 10 anni da quando suor Margherita è arrivata nella nostra comunità. Ha fatto tanto per noi. Ha fatto tanto per gli altri impegnandosi al massimo, sempre. Suor Margherita andrà via da Sant'Onofrio dopo 10 anni di grande impegno e di attività. La casa in cui vive adesso non è idonea a causa della malattia che l'ha colpita a marzo. Si trasferirà a Genova, dove certamente incontrerà persone che si prenderanno cura di lei nel migliore dei modi.

Questa sera in chiesta suor Dulia ha portato il saluto di suor Margherita, assente perchè all'ultimo momento è stata male ed il medico le ha consigliato di stare tranquilla.  Suor Dulia ci ha fatto emozionare tutti portando il messaggio di suor Margherita. Dieci anni di condivisioni, nella gioia e nel dolore. La gente è stata in grado di accoglierla e lei si è sentita da subito a casa sua. Arrivata 10 anni fa insieme a don Maurizio, questa donna ha fatto tanto per Sant'Onofrio, ha ribadito don Maurizio. Si è impegnata per i giovani e per gli adulti ed ha sempre avuto parole dolci di amore per tutti quelli che si fermavano a salutarla.

La redazione di Melissandra.it, vuole ringraziare questa umile donna, che ha dedicato la sua vita a Dio ed alle persone che hanno avuto modo di conoscerla.

La Parrocchia e tutta la Comunità, hanno voluto regalare una stupenda icona a suor Margherita, come ricordo e come ringraziamento per il bene che ha saputo seminare. L'icona è stata ritirata da suor Dulia, che l'ha mostrata a tutta la Comunità e che consegnerà a suor Margherita.

Sicuri di non dimenticarla mai, vi parleremo di lei nei prossimi appuntamenti con una intervista e con alcune sue foto.

Suor Dulia ci teneva a dire, che tutti potranno andare a trovare suor Margherita a partire da martedi prossimo, fino al 30 settembre, e che la casa sarà sempre aperta a tutte le persone che vorranno andare a ritemprare lo spirito con preghiere e riflessioni.

Grande successo dei Senzatetto di Sant'Onofrio che si sono esibiti al Cantuccio di Vibo Valentia venerdi sera. Complimenti ai nostri ragazzi.



martedì 11 settembre 2007

Si svolgerà venerdi sera, 14 settembre, la consueta Fiaccolata in occasione della Festa della S.Croce. Si partirà dalla chiesa e si raggiungerà la zona Rimembranze dove è situata la Santa Croce.
"SCUSA CARO PAOLO, MA VEDERE PUBBLICIZZATA LA SAGRA DI CARMAGNOLA E NON AVER FATTO NESSUNA FOTO O COMMENTO ALLA SAGRA SANTONOFRESE CHE DA OLTRE DIECI ANNI PORTA AVANTI CON SUCCESSO IL NOME DI S.ONOFRIO IN TUTTA ITALIA GRAZIE AI TANTISSIMI TURISTI CHE OGNI ANNO VI PARTECIPANO, MI FA PENSARE CHE TU METTI SUL SITO SOLO QUELLO CHE FA PIACERE A TE. " 

Ci risiamo!!!

Non volevo commentare questo post. Sono sincero, non ne avevo alcuna intenzione, perchè ci sono cose che fanno veramente male e dispiacciono parecchio.

Come prima cosa, a nome di tutto lo staff, voglio porgere le mie scuse a Paolo (vero nome Paolo), in quanto in tutti questi mesi, da quando Melissandra.it ha visto la luce, è stato l'unico e ripeto l'UNICO ad inviarci commenti ed articoli sempre interessanti ed attuali. E la cosa strana che ci dovrebbe far riflettere ed un pò "vergognare" è che Paolo non è un Santonofrese di nascita e non vive nemmeno qui, ma è come se lo fosse. Molto più Santonofrese di tanti altri che solo per il fatto di vivere qui si ritengono tali. Ma vi assicuro che non lo sono affatto.

Spero che Paolo abbia sempre vivo il suo interesse per Sant'Onofrio, il paese di molti suoi amici e che voglia continuare a mandarci articoli e foto interessanti.

Chiusa questa parentesi, volevo dire soltanto un'altra cosa. Abbiamo scritto dozzine di volte su questo sito, che tutti eravate invitati a partecipare attivamente alla buona riuscita di tale spazio, inviando articoli, commenti e fotografie di tutto quello che accadeva nel nostro paese. Bene, a distanza di quasi due anni dall'apertura di questo sito, poche persone hanno avuto tale capacità e certamente non per colpa delle persone che si impegnano a mantenere e gestire questo blog "paesano". In fondo, tutto quello che facciamo qui è animato dalla vera passione per il nostro paese, per la sua gente, ma soprattutto per divulgare le notizie e farle sapere ai tanti amici emigrati che ogni giorno visitano Melissandra.it

Ma probabilmente ci rendiamo conto che stentiamo a crescere e aspettiamo sempre di poter attaccare qualcuno che tanto gentilmente, usa il suo tempo libero per divulgare spassionatamente informazioni e notizie senza ricavarci un bel niente. E mi riferisco a persone come Paolo.

Persone come lui meritano il nostro plauso e la nostra ammirazione perchè è troppo facile stare seduti dietro ad un monitor a criticare l'operato degli altri. Noi ce la mettiamo tutta e siamo orgogliosi del nostro lavoro e di certo, ancora una volta, non ci fermeremo, ma continueremo a fare quello che abbiamo sempre fatto, nei nostri limiti ovviamente.

Come diceva qualcuno un pò di anni fa....Meditate gente!!! Meditate!!!

lunedì 10 settembre 2007

 

Come sempre il nostro amico Paolo ci tiene informati su quanto avviene in un altro paese pieno di Santonofresi. Questo paese è appunto Carmagnola. Nel link inseriamo tutto il programma della manifestazione che dal 31 agosto al 9 settembre ha allietato tutti gli abitanti e le persone provenienti anche da altre regioni.  Una delle serate doveva essere presentata da Gigi Sabani, che purtroppo qualche giorno fa ci ha lasciati.

Scarica tutto il programma

Grazie per le notizie caro Paolo

sabato 8 settembre 2007

La Comunità di Sant'Onofrio ha dato il benvenuto al nuovo Vescovo  Mons. Luigi Renzo che da oggi è ufficialmente il nuovo Pastore della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea. Tantissime le persone che lo aspettavano allo svincolo autostradale per salutarlo. Il Sindaco Ciancio e tutta la Giunta Comunale hanno fatto gli onori di casa insieme al parroco don Antonio Mazzeo. Subito dopo il saluto, Mons. Luigi Renzo si è spostato verso Mileto.

Tanti auguri di buon lavoro al nostro nuovo Vescovo













inviato da Paolo

Ho vissuto la notizia del terribile eccidio di Duisburg con un senso di dolore e di rabbia, di sofferenza e di impotenza. Come tanti altri calabresi.
Mi sono trovato a pensare alle "povere vittime", ai "poveri calabresi", ai "poveri emigrati in Germania", ai "poveri abitanti" di S. Luca....

scarica tutto il file

martedì 4 settembre 2007

Fonte Corriere.it (web)

Napolitano ricorda Dalla Chiesa. Il governo: un tutor per gli imprenditori a rischio




ROMA - Anche se è passato un quarto di secolo dalla strage di via Isidoro Carini a Palermo, lo Stato non può dimenticare il sacrificio del generale dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, della sua giovane moglie Emanuela Setti Carraro e dell'agente Domenico Russo. Anzi, anche dopo 25 anni, il presidente della Repubblica chiede che in nome di quel sacrificio ci sia «una efficace mobilitazione della società civile contro la cieca violenza mafiosa». Perché, spiega Giorgio Napolitano, «quella memoria va onorata tenendo sempre alta la guardia...». Il messaggio che il capo dello Stato ha inviato al prefetto di Palermo, Giosuè Marino, ricorda e attualizza lo «straordinario impegno del generale Dalla Chiesa nel combattere ogni forma di violenza e di illegalità nel lungo percorso di lotta contro il terrorismo e la mafia». Però, nelle stesse ore, Giorgio Napolitano ha voluto anche manifestare la sua vicinanza ad Andrea Vecchio, il presidente dei costruttori di Catania, che proprio al capo dello Stato aveva denunciato l'oppressione del pizzo fino a innescare la clamorosa proposta del vertice dell'Assindustria siciliana di espellere gli imprenditori disposti a pagare il racket delle estorsioni.


Ora quella proposta viene rilanciata con qualche tono polemico dal presidente dell'Assindustria Calabria, Umberto De Rose: «Anziché espellere chi paga il pizzo mandiamo via gli imprenditori che pagano le tangenti ai politici e agli amministratori, o quelli che non pagano le tasse ». De Rose sostiene che il pizzo si paga perché minacciati, mentre le tangenti sono una libera scelta di chi cerca le scorciatoie per fare impresa: «Personalmente non me la sento di espellere un collega che decide, forzatamente e sotto violenza, di pagare il pizzo. Quindi capisco la logica che ha ispirato Assindustria Sicilia ma la ribellione al pizzo non passa attraverso queste misure...». Perché, insiste il leader degli industriali calabresi, «chi paga il pizzo non lo fa per procurarsi un ingiusto arricchimento, come avviene quando si pagano le tangenti o non si versano le tasse dovute. Questi ultimi due comportamenti, sul piano dell'alterazione della concorrenza, sono a mio parere molto più gravi». Oggi, intanto, arriva a Palazzo Chigi il governatore della Calabria, Agazio Loiero, che incontrerà Prodi e Amato per sottoporre loro un «pacchetto » di proposte per fronteggiare la presenza dei clan. Il governo dovrebbe varare, ma non solo per la Calabria, un programma per istituire il «tutor» degli imprenditori che operano nelle zone più a rischio del Mezzogiorno.


Dino Martinaro


04 settembre 2007