venerdì 31 ottobre 2008

"Caro staff,sono proprio curioso di sapere il criterio che si usa per mettere on line gli articoli.Perchè l'articolo riguardante l'avviso di garanzia per 33 medici di vibo valentia viene preso in considerazione,mentre quelli che riguardano direttamente il nostro paese non si vedono su qusto sito??"

"Cara/o liberascelta,non ho mai letto un tuo commetto a riguardo,di sicuro mi è sfuggito,ma il mio commento non riguarda solo quello che sta succedendo a livello politico...cmq aspettiamo lo staff per vedere cosa scriverà......sempre se scriverà!!!"

Ripetiamo per l'ennesima volta che questo sito non è il sito di Sant'Onofrio e non rappresenta il sito del Comune. E' semplicemente un sito su Sant'Onofrio che non ha nessun obbligo nei confronti dei cittadini e dei visitatori.

Vi abbiamo invitato per anni ad inviare articoli alla redazione e nessuno ne ha mai inviati. Li avremmo senz'altro pubblicati. Chi si occupa si questo sito, ha un lavoro e famiglie a cui pensare. Chi scrive lo fa per passione, per hobby e per attaccamento al proprio paese.

Abbiamo assistito fin troppo a persone che vengono qui per leggere il giornale...come se questo fosse un giornale. Chi vuole leggere tutto quello che succede in paese, può benissimo comprare il Quotidiano, o la Gazzetta del Sud, troverà sicuramente notizie interessantissime.

Quando abbiamo tempo e voglia scriviamo volentieri e con entusiasmo.  Nessuno ci paga per fare quello che facciamo. Purtroppo il paese è sempre lo stesso. Non cambierà mai purtroppo, e questo ci rattrista parecchio.  E' troppo facile criticare, ma quanti di voi hanno mai inviato un articolo o una foto al sito? Proprio pochini...

Grazie a tutti i visitatori

Melissandra.it Staff

martedì 28 ottobre 2008

fonte: Corriere.it 

VIBO VALENTIA - Sono 33 gli avvisi di garanzia notificati dai carabinieri del comando provinciale su ordine della procura della Repubblica, ad altrettanti medici, dirigenti e responsabili di settore dell'ospedale civile «Jazzolino» di Vibo Valentia. Il provvedimento, che scaturisce dalle indagini sulle inadeguatezze infrastrutturali del nosocomio e sulla morte di due ragazze, Federica Monteleone ed Eva Ruscio, dispone anche il sequestro dei reparti di ortopedia, immunematologia e pronto soccorso a causa delle gravi inadeguatezze evidenziate nel corso delle precedenti ispezioni e mai sanate.

I REATI CONTESTATI - I reati contestati ai 33 funzionari vanno dall'abuso d'ufficio all'illecito stoccaggio di rifiuti speciali, al mancato rispetto delle normative antinfortunistiche e sanitarie. L'operazione ha visto l'impiego di oltre 30 militari dell'Arma dei carabinieri che, dalle 9 di lunedì mattina stanno provvedendo a dare esecuzione ai provvedimenti emessi dalla Procura.

«GRAVI CARENZE» - «Durante le indagini sono emerse gravissime e reiterate carenze che creano gravi pericoli per l'incolumità pubblica» ha detto il Procuratore di Vibo Valentia, Mario Spagnuolo, circa il sequestro dei reparti dell'ospedale. «Il sequestro predisposto - ha aggiunto - è un importante intervento deciso dai sostituti del pool creato per quanto riguarda la tutela dell'ambiente e della salute pubblica. Speriamo di acquisire ulteriori elementi di indagine che ci consentiranno di chiarire la situazione».







Federica Monteleone, morta nel gennaio del 2007 dopo alcuni giorni di coma a seguito di un blackout durante un'appendicectomia (Ansa)
Federica Monteleone, morta nel gennaio del 2007 dopo alcuni giorni di coma a seguito di un blackout durante un'appendicectomia (Ansa)

«Dalle indagini - ha proseguito Spagnuolo - i carabinieri, con grande professionalità, hanno riscontrato delle situazioni gravi dal punto di vista igienico-sanitario. Il sequestro non incide dal punto di vista della cura dei pazienti perché le attività proseguiranno normalmente. Il commissario dell'azienda sanitaria, inoltre, entro 30 giorni dovrà provvedere all'adeguamento delle strutture».


800 INFRAZIONI - Già a gennaio scorso i carabinieri del Nas di Catanzaro, dopo un controllo straordinario disposto dal ministero della Salute, riscontrarono nell'ospedale di Vibo Valentia circa 800 infrazioni. In quell'occasione i carabinieri denunciarono in stato di libertà 30 persone tra dirigenti e medici della struttura ospedaliera accusati a vario titolo di inosservanza delle norme tese a garantire la sicurezza e la salubrità nei luoghi di ricovero e di lavoro. Durante i controlli fu rilevata la presenza di impianti elettrici non a norma; l'omessa custodia di rifiuti sanitari a rischio infettivo; la mancanza di requisiti igienico-sanitari e strutturali; umidità e scarsa pulizia negli ambienti di lavoro; l'impraticabilità delle vie di fuga perchè ostruite; la mancanza dei cartelli segnaletici di sicurezza; la non corretta tenuta dei registri di entrata ed uscita dei farmaci ad azione stupefacente.