giovedì 26 agosto 2010

Si sta svolgendo a Sant'Onofrio il Corso per Operatore di Protezione Civile che terrà impegnati numerosi ragazzi di Sant'Onofrio e di altri paesi. Il Corso durerà fino a giorno 29 agosto. Siamo andati a trovare i ragazzi mentre facevano addestramento e abbiamo visitato la tendopoli allestita al campo sportivo.

Ulteriori aggiornamenti vi saranno forniti dall'Associazione "Leoni Rossi" di Sant'Onofrio nelle prossime ore.

Complimenti ai responsabili dell'Associazione per l'ottimo lavoro che stanno svolgendo e complimenti ai ragazzi che si stanno impegnando al massimo nelle varie prove di addestramento.



































































lunedì 23 agosto 2010





Molti anni fa era il punto di ritrovo di molti vecchietti "chi jocavanu cu i paji" e "cu roju". Oggi molte di quelle cose antiche non ci sono più, però da qualche anno le signore del posto hanno ideato un giardino che curano quotidianamente. Molti tipi di piante e fiori, panchine all'ombra, aiuole e una "cona" dove è stata sistemata la Madonnina del quartiere. Un bellissimo esempio di civiltà e di cura del proprio territorio visto che quell'area pur essendo del Comune, viene praticamente gestita dagli abitanti, dalla pulizia alla cura delle piante e dei fiori. Complimenti a tutti voi per il lavoro che svolgete per rendere più bello quel piccolo giardino e cogliamo l'occasione per invitare anche altri abitanti a fare la stessa cosa.


La Sign.ra Maria Bonavota mentre cura il giardino










Bellissimi fiori del giardino

domenica 22 agosto 2010


A trebbia i Vittoreju
Il volto del Cristo sull’ulivo a Scarpaleggia. (Dalla "Gazzetta del Sud" - 7 giugno 1987). Nel mese di aprile 1987 le cronache dei giornali riportano un fatto straordinario, dai contorni miracolistici: in una località del vibonese, presso Sant'Onofrio, su un ulivo centenario, si sarebbe formata l'immagine del Cristo. La Chiesa, con la sua millenaria prudenza non si pronuncia, ne può, d'altronde, sciogliere gli enigmi che la fantasia popolare qualifica già come eventi reali e indubitabili. La zona dell'apparizione si trasforma immediatamente: sul posto bancarelle, sbucate improvvisamente, dove, si vende di tutto, supporti per colorare di scampagnata una visita che doveva verificare e far luce su un mistero naturale o soprannaturale: è la civiltà del consumismo che non arretra neppure di fronte a fatti straordinari, anzi si serve di essi per riaffermarsi. E' un brano di una introspezione comparata che riporta alla mente altri dubbi, altre storie di uomini, ma che riesce a scavare all'interno di questa rinata e convulsa frenesia religiosa e pagana insieme, coinvolgendo, in prima persona, lo stesso autore: il mistero della fede e dell'ignoto conserva sempre il suo grande richiamo.

Dopo 23 anni dal quel giorno, siamo ritornati a Scarpaleggia e ad accoglierci e raccontarci tutto quello che è successo quel lontano 30 aprile 1987 c'era Cumpari Turi i Vittoreju (Salvatore Stinà).

La cronaca del tempo narra di migliaia di persone che arrivavano a Scarpaleggia da tutte le parti della Calabria per cercare di vedere il "Volto di Cristo" impresso in quel ramo di ulivo caduto dopo una abbondante nevicata. Oggi, all'interno dell'allora "pajjaru" è stata costruita una cappella e una sorta di "museo" dove vengono conservate varie foto del tempo, rosari, preghiere e articoli di giornale.

Prima di farvi vedere le foto vogliamo ringraziare il Sig. Salvatore Stinà e la moglie per averci raccontato e mostrato tutto quello che riguarda Scarpaleggia e l'apparizione del Volto di Cristo nel lontano 1987.