Dedicata ai nostri anziani, a cura del Cenacolo Domenicano
"Non si diventa vecchi, perchè ci è piovuto addosso un certo numero di anni:
si diventa vecchi, perchè si sono abbandonati i propri ideali.
Gli anni solcano la pelle;
rinunciare al proprio ideale solca l'anima.
Le preoccupazioni, i dolori, i timori e la disperazione sono i nemici che, lentamente, ci piegano verso la terra e ci fanno diventare polvere prima della morte.
Giovane è colui che è capace di stupore e di meraviglia.
Come il bambino, insaziabile, egli si domanda: e poi?
Egli sfida gli avversari e trova gioia nel gioco della vita.
- Voi siete giovani, quanto lo è la vostra fede.
- Vecchi come il vostro dubbio.
- Giovani come la vostra fiducia in voi stessi.
- Giovani come la vostra speranza.
- Vecchi quanto il vostro abbattimento.
Rimarrete giovani, finchè vi conserverete recettivi.
Recettivi a cuò che è bello, buono e grande.
Recettivi ai messaggi della natura, dell'uomo, dell'infinito."
Messaggio dedicato agli anziani, nella giornata del 22/12/2010
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