lunedì 21 gennaio 2008

fonte: ANSA.it

"Vi ringrazio di cuore, cari amici, e ringrazio il cardinale vicario Camillo Ruini, che si è fatto promotore di questo momento di incontro". Papa Ratzinger ripercorre poi la vicenda: il "cortese invito" a visitare la Sapienza, ateneo che conosce bene, stima e ai cui studenti è affezionato; il "clima che si è creato" e che "purtroppo ha reso inopportuna - dice - la mia presenza alla cerimonia". "Ho soprasseduto mio malgrado", sottolinea, ricordando che ha comunque mandato il testo del discorso che avrebbe pronunciato e spiegando che "all'ambiente universitario, che per lunghi anni è stato il mio mondo, mi legano l'amore per la ricerca della verità, per il confronto, per il dialogo franco e rispettoso delle reciproche posizioni".

 "Come professore, per così dire emerito che ha incontrato tanti studenti nella sua vita - aggiunge -, vi incoraggio tutti, cari universitari, ad essere sempre rispettosi delle opinioni altrui e a ricercare, con spirito libero e responsabile, la verità e il bene". Per non dar adito a letture politiche delle sue parole, inoltre, quando ricorda la giornata della scuola cattolica, cita le "difficoltà" di questa, ma non accenna a temi quali , ma temi quali la parità e il finanziamento. La piazza è piena di politici e di sigle cattoliche, ma nei contenuti e nei toni papa Ratzinger ha cercato di unire e non di contrapporre. Ci sarà riuscito?

3 commenti:

  1. smettiamola col fanatismo nell'affermare ciecamente e incodizionatamente le nostre idee...cerchiamo più dialogo,più scambio,più opinioni diversi e iniziamo a costruire una bella catena d'idee...senza zittire il prossimo con arroganza e presunzione..chiunque egli sia.

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  2. Oggi che c'è bisogno di dialogo, di nuove idee ed opinioni che possano permettere di poter andare avanti. Lo scambio, con opinioni di persone, diverse per cultura e nazionalità ci permetterebbero di costruire un mondo diverso dove si andrebbe sicuramente molto più daccordo.Ognuno ha diritto di esprimere il proprio pensiero in maniera educata, giusto o sbagliato che sia senza ostacolare quello degli altri. Non c'è bisogno di prevalere sugli altri con la presunzione e l'ignoranza perchè è proprio quest'ultima che "ammazza" le nuove generazioni....distinguiamoci dagli altri combattendo l'ignoranza e favorendo il prossimo...

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  3. Quello che è successo è sbagliato: nessuno può impedire a qualcuno di esprimere le sue idee. Vorremmo tutti che la censura non esistesse, siamo tutti per la libertà e prima di pretenderla dovremmo essere in grado di garantirla. Benedetto XVI è un uomo e in quanto tale ha il diritto di parlare e di essere ascoltato, anche se nessuno è obbligato a condividerne il pensiero. Il rifiuto dei docenti e degli studenti in università è un fatto gravissimo non perchè questi si sono macchiati di arroganza intellettuale, ma perchè pensando di difendere orgogliosamente i propri principi ne hanno tradito uno basilare: il diritto alla libertà di parola, di espressione e di studio, che (ci scommetterei un banco di soldi) tutte quelle persone pensavano appunto di difendere.
    Detto questo smettiamola di gettarci ai piedi del Papa. E' un uomo e si trova in una posizione complessa, ma non è un santo. Cerchiamo di comprendere quali sono i suoi errori, invece di osannarlo: per esempio il fatto che lui abbia affermato il suo favore al processo a Galileo è GRAVISSIMO!

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