domenica 11 aprile 2010



fonte: corriere.it

L'omelia dopo lo svolgimento della cerimonia rinviata di una settimana per le intimidazioni dei boss

MILANO - Si è ripetuto, in un clima all'insegna del no alle cosche e di grande commozione, a Sant'Onofrio, circa 3 mila anime in provincia di Viobo Valentia, il rito secolare dell«Affruntata». La cerimonia religiosa, che simboleggia l'incontro tra San Giovanni Battista, la Madonna addolorata ed il Cristo risorto, era stato sospesa domenica scorsa, giorno di Pasqua (in cui usualmente si svolge), dopo che nella notte precedente la 'ndrangheta aveva sparato alcuni colpi di arma da fuoco al cancello della casa del priore della confraternita del Santissimo Rosario, Michele Virdò, che da sempre organizza la cerimonia. A seguito dell'episodio di intimidazione, dovuto all'applicazione di alcune direttive che vietavano la possibilità di portare le statue dei santi ad esponenti ricollegabili alle cosche locali, volute dal vescovo di Mileto, Luigi Renzo, l'autorità religiosa ed il parroco del paese, Don Franco Fragalà avevano sospeso la cerimonia.


PRESENTI LE AUTORITA' - A Sant'Onofrio, oggi, a fare da ala al rito religioso c'erano autorità dello Stato, politiche e militari ed il neo proclamato presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti. Applausi e grande commozione quando, nel momento clou del rito, la statua della Madonna Addolorata, che assieme alle altre effigi è stata portata a spalle da cittadini santonofresi, è stata svestita del velo nero del lutto. Abbracci e baci al priore Michele Virdò che, addobbato con i paramenti della confraternita, ha tolto il velo nero della Madonna Addolorata compiendo il gesto che da sempre pone fine alla cerimonia.

L'OMELIA - «Convertitevi. Gesù è morto e risorto anche per voi. E anche per voi si devono spalancare le porte del Sepolcro per la gioia e l'amore» ha detto il vescovo di Mileto, monsignor Luigi Renzo, nell'omelia seguita alla cerimonia religiosa. Monsignor Renzo ha inteso rivolgere un «saluto di pace anche a chi ha preso una via deviata. Credete a Gesù per allontanare la vostra vita dal male e dalla violenza. Oggi è la domenica della misericordia e del perdono» ha concluso monsignor Renzo.

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